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Viaggiare con un Van: intervista a Sofia Vaccari

Viaggiare con un Van è un’esperienza di vita che incuriosisce a molti, ma avere la costanza di mettere i sodi da parte per acquistarlo e comprarlo davvero non è da tutti.

Sofia Vaccari, 24 anni, laureanda in Lingue per il commercio internazionale all’università di Verona l’ha fatto davvero e ha iniziato a raccontare le sue avventure su Instagram, incuriosendo sempre più persone.

Noi abbiamo voluto intervistarla, perchè qualora ancora non la conoscesse siamo certe inizierete a seguirla.

  1. Quando è nata la tua passione per i viaggi? C’è stato un viaggio in particolare che ha acceso in te la passione?

    La mia passione per i viaggi nasce da quando ero davvero piccola, grazie a mio papa, lui viaggia per lavoro e ricordo l’emozione che provavo quando tornava a casa e si andava dalla fotografa a far sviluppare il rullino fotografico. Così potevo vedere i posti in cui era stato, le persone, lo stile di vita e tutto ciò attraverso i suoi occhi. Come se in quel posto con lui ci fossi anche io. Sono sempre state le foto dell’Asia ad affascinarmi di più, le persone nelle fotografie di mio padre sorridevano sempre. Cosi nasce il mio primo grande sogno: la Thailandia. Primo grande viaggio. Zaino in spalla e pronti ad esplorare, senza programmi e senza giudizi. Volevo farmi stupire da quella cultura fantastica, dalle persone così gentili e sorridenti, la foresta e il mare, il cibo (che è una cosa pazzesca) .. E così fu, tornai a casa con un amore e una passione veramente forte, come se fosse intrinseca nella mia anima. Grazie a quel viaggio ho iniziato a meditare, a ricollegare il mio corpo alla mia anima. La Thailandia è stato il mio primo grande amore.
  2. Quando hai deciso di acquistare un Van?L’idea di acquistare un Van è nata nel Febbraio del 2020. Proprio all’inizio della pandemia. I miei progetto erano COMPLETAMENTE diversi. Avevo in mente di partire per l’Australia e restarci un anno, ma ho dovuto, come tutti credo, riorganizzarmi. Inizialmente devo ammettere di averla vissuta abbastanza male. Era pesante la situazione, abituata a prendere un aereo molto spesso l’idea di non poterlo fare mi tagliava le ali, mi sentivo in gabbia. Finché, a Febbraio appunto, la mia dolce macchina decide di lasciarmi a piedi.. quindi mi prendo un po’ di tempo per pensarci e decido. Mi sarei comprata un Van. Avrebbe fatto da macchina e da casa mobile, per potermi spostare (nel rispetto delle regole) dove preferivo e sentirmi libera di nuovo. Inizio ad informarmi e scopro i costi di questi mezzi. Talvolta spropositati. Sicuramente al momento fuori dal mio budget. Decido di trovarmi un secondo lavoro la sera in un pub. Due lavori e spostamenti in bicicletta (anche sotto la pioggia XD) per circa 8 mesi. Quando ad Ottobre 2020 fatalità, arrivo alla cifra perfetta per acquistare Verdone. Lo compro e vado in rosso (XD)
  3.  Che esperienza di viaggio si vive con un Van? Quali sono le differenze con i viaggi affrontati con altri mezzi di trasporto?

    La cosa che più mi piace di girare con Verdone è proprio la libertà di decidere dove spostarmi e quando spostarmi. Se non ti piace un posto basta accendere il motore e sceglierne un altro. Questa è ciò che amo di piu, il viaggio è completamente nelle mie mani. In base a come mi sento scelgo dove andare e quanto starci. Per me viaggiare con un Van significa dove voglio sentendomi sempre a casa. Sicuramente è un tipo di vacanza abbastanza wild, ma se si è il tipo di persona che apprezza questo genere di viaggi, il van è il massimo. Magari non si hanno tutte le comodità, ma per me è come essere a casa ovunque voglio. Sentirmi a casa in qualunque posto.viaggiare con un van
  4. Quanto costa acquistare un Van? E mantenerlo?

    Eh, bella domanda ahaha nel senso, dipende, il mercato di questi veicoli è composto da tantissima domanda e pochissima offerta (ti parlo nel caso dei VW Westfalia) perciò se non si ha un budget prefissato si rischia di essere fregati. Io avevo deciso di non spendere più di 10 mila euro e sono riuscita a starci perfettamente dentro. Però ci ho messo 8 mesi per trovarlo. Ho scritto meglio di questo argomento sul mio profilo IG @gipsy.wild.mind Per quanto riguarda invece la manutenzione, diciamo che i costi quali bollo e assicurazione sono davvero bassi il che è una figata, il lato negativo è che, ad esempio per me, si tratta di un veicolo vecchio (1996) e quindi tanti pezzi sono difficilmente reperibili, non tutti i meccanici sono in grado di trattarli e perciò costa abbastanza.
  5. Ti piacerebbe trasformare la tua passione per i viaggi in un lavoro? Hai mai pensato di aprire un blog per raccontare le tue avventure?Trasformare la mia passione per i viaggi in lavoro mi piacerebbe tantissimo. Ci sto provando, sto cercando di capire in primis cosa posso offrire io come valore aggiunto alle persone che mi seguono, che contenuti posso creare, come posso essere d’aiuto … avevo pensato di aprire anche un blog, purtroppo al momento non riesco a ritagliarmi il tempo necessario per essere costante. Lavoro in ufficio, sto finendo l’università e vivo con il mio compagno. Sicuramente è un percorso che continuerò a seguire. Ho scoperto un mondo bellissimo su Instagram, una community veramente attiva, tanto affetto e supporto. Mi scrivono in tantissimi per avere consigli, raccontarmi la loro esperienza e scambiarci un po’ di idee. Mi piace perché sono sempre io e piaccio così come sono. Ho conosciuto alcune persone fantastiche con le quali mi sento spesso, siamo in contatto, ci sono diversi progetti in partenza. Spero davvero di trasmettere energia positiva e magari con le mie foto e i miei video permettere a qualcuno di sognare..

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