Come scegliere la crema solare
Con l’approssimarsi dell’estate e delle vacanze, sono tantissime le persone che si fanno domande su come scegliere la crema solare. Non basta, infatti, mettere in valigia la prima che si trova in casa. Bisogna trovare quella giusta.
Il mercato, ed è il caso di dire per fortuna, è ricco di opzioni. Ci sono alternative protettive sotto forma di crema e altre che, come Avene Spray Solare 50, si nebulizzano sulla pelle.
Come non dimenticare poi gli unguenti e gli oli? C’è davvero l’imbarazzo della scelta. Ecco perché, per orientarsi meglio, è utile avere una piccola mappa. Scopriamo assieme, nelle prossime righe, alcuni dei suoi dettagli.
Il fattore di protezione
Quando si sceglie la crema solare – utilizziamo questo termine sottolineando che, come già accennato, è possibile tutelare la pelle dai danni dei raggi UV anche con prodotti disponibili in formulazioni diverse, basta che siano di qualità – è innanzitutto necessario soffermarsi sul fattore di protezione, chiamato in causa con la sigla SPF.
Se possibile, è il caso di focalizzarsi verso prodotti che ne abbiano uno compreso fra 30 e 50+. Nell’ambito di questo range, si valuta poi l’opzione migliore sulla base del proprio fototipo.
Chi ha una chioma rossa o bionda e può essere incluso sotto il cappello del fototipo 1, dovrebbe orientarsi verso una crema solare con un SPF 50+, ossia il massimo livello di protezione.
Il fototipo 2, che ha caratteristiche come la pelle chiara e i capelli castani o biondi, dovrebbe, invece, orientarsi verso una crema con un fattore di protezione che può essere compreso anche tra 25 e 15. Per gli ultimi tre fototipi, ossia il 4, il 5 e il 6, ci si può orientare anche verso gli SPF più bassi, inquadrabili in un range compreso fra 10 e 6.
Raggi UVB (e non solo)
Un aspetto sul quale non tutti si soffermano quando scelgono la crema solare riguarda il suo essere efficace non solo contro i raggi UVB, ma anche contro gli UVA. In cosa si differenziano? Iniziamo a parlare dei raggi UVA, ricordando che rappresentano circa il 95% dei raggi ultravioletti che arrivano sulla superficie terrestre lungo tutto l’arco dell’anno.
In grado di attraversare le nuvole, ma anche le superfici realizzate in materiali come il vetro, hanno la capacità di penetrare in profondità la pelle, raggiungendo il derma. Sono famosi per la loro aggressività e per la capacità di favorire l’attività dei radicali liberi, notoriamente legati ai processi di ossidazione e all’insorgenza di tumori.
Prima di arrivare alle evenienze appena menzionate, si passa per un’altra conseguenza meno grave ma comunque fastidiosa, ossia la compromissione delle fibre di elastina e di collagene, proteine fondamentali per la compattezza del tessuto connettivo.
Le cellule che le sintetizzano, man mano che passa il tempo, perdono la loro efficienza. L’esposizione incontrollata ai raggi UVA può provocare, però, un’accelerazione dei suddetti processi, favorendo l’invecchiamento precoce.
Cosa sono, invece, i raggi UVB? Quando li si chiama in causa, si inquadra il rimanente 5% delle radiazioni ultraviolette che arrivano sul nostro pianeta. La loro principale differenza rispetto ai raggi UVA riguarda la maggiore intensità. Attenzione, però: possono essere filtrati dalle nuvole.
Vengono bloccati, ovviamente, da prodotti specifici caratterizzati da un SPF ad hoc. Nei casi in cui non si utilizzano creme o spray protettivi, il rischio è quello di avere a che fare con problematiche come l’insorgenza di eritemi.
A ogni parte del corpo il suo prodotto
Un doveroso cenno va dedicato al fatto che, quando si sceglie la crema solare perfetta, è necessario orientarsi verso un prodotto specifico per ogni parte del corpo. Per il viso c’è una crema, che è diversa da quella per il corpo. Tornando un attimo con il focus sul viso, rammentiamo l’importanza di scegliere un prodotto mirato per il contorno occhi, zona priva di ghiandole e dalla cute particolarmente sottile.
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